Grande Fratello, la tv spazzatura che inneggia al femminicidio

Premessa: questo sarà il mio unico post in cui parlerò del reality tv del Grande Fratello (GF Vip 2016).

Sì, quel GF che rappresenta il peggio della tv spazzatura in Italia. Quel carrozzone televisivo utile al riciclo di personaggi – più ma, soprattutto, meno noti con all’attivo qualche apparizione televisiva sul curriculum vitae –, i quali si rendono allegramente disponibili in questo contesto, in previsione di una nuova “rispolverata” mediatica.

Questo GF addirittura VIP, dove la gran parte dei concorrenti è sconosciuta ai più ma nessuno prova a farlo notare perché se la tv asserisce che questi sono Vip, allora lo saranno per davvero.

Sì sa, quanto detto in tv ha valore di verità…

Quindi dopo oggi non vi parlerò più del Grande Fratello, perché non intendo dar visibilità a una trasmissione che non ho mai guardato e che – scopro con sgomento – è addirittura è arrivata al sedicesimo anno di programmazione (!!!!). Terribile, vero? Pensare che intere generazioni siano cresciute con questo punto di riferimento, un riferimento esclusivamente all’apparire, dove chi vi prende parte diventa famoso non per meriti artistici ma solo per il fatto di farne parte, fa amaramente riflettere.

Il GF è un reality voujeristico, che non offre e non ha mai offerto nessuno stimolo. Qualcuno in passato disse che era lo specchio della società. Se davvero fosse così sarebbe deprimente pensare che ciò che ha insegnato a queste generazioni è stato esclusivamente quello di poter credere che si possa raggiungere il successo, la fama e il denaro, senza alcuno sforzo apparente se non stare davanti alle telecamere.

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illustrazione tratta da  http://www.lettermagazine.it

Negli anni successivi altri numerosi sottoprogrammi sono nati generati dalla costola del GF. Tutti uguali, con gente rinchiusa dentro quattro mura, ripresa dalle telecamere in ogni attimo della vita, respiri e sospiri compresi. Altri reality show, più o meno trash, più o meno arditi, tutti con regole del gioco sempre improntate al raggiungimento dell’unico obiettivo: lo share, il successo televisivo, i dati Auditel.

Il Grande Fratello è il precursore dell’era dei social. Ci ha guidato nell’epoca del selfie a tutti i costi, nell’era del collezionismo spasmodico dei “like”, del doversi sentire necessariamente per un attimo famoso – al pari di un vero vip – rincorrendo un’esistenza sbandierata a furia di post, tweet, foto, condivisioni instagram, messaggi WhatsApp e conteggi di share che danno la vana illusione di contare qualcosa, di emergere dal mare di altre anonime e grigie esistenze.

Tutto ciò potrebbe portarci a valutazioni di un’amarezza infinita che qui evito di esporvi, perché non è l’argomento di oggi. Andiamo oltre, quindi.

Andiamo a questa edizione 2016, dove la scorsa settimana è stato mandato in onda il dialogo integrale tra due concorrenti, Stefano Bettarini e Clemente Russo. Un colloquio su aspetti culturali importanti come quelli legati al rispetto di genere e alla violenza sulle donne, dai contenuti gravi e negativi, dove uno dei due fa commenti sulla ex dell’altro pesanti e sessisti. Russo e Bettarini, infatti, vengono filmati mentre si confidano i tradimenti e le avventure extraconiugali. Così, mentre Bettarini si vanta delle “corna” messe alla ex (Simona Ventura) quando lei era ancora sua consorte, arrivando anche a fare nomi e cognomi delle partner coinvolte nelle sue scappatelle, l’ex pugile Russo si congratula con lui, plaudendo al suo fascino macho. Ma poi, quando Bettarini passa a confidare di aver scoperto che la stessa Ventura lo aveva tradito a sua volta, l’atteggiamento di Russo cambia radicalmente e dai complimenti passa a commenti duri, violenti e sessisti. Un giudizio senza appello, quasi una condanna quel suo doveva essere lasciata morta nel letto.

Di tutto ciò io ne ho appresa notizia il giorno dopo, attraverso facebook e i giornali perché il social network è stato invaso da post indignati di movimenti e associazioni di donne, centri antiviolenza, ma anche critiche di semplici cittadini e cittadine. A queste critiche mi unisco anche io, perché il femminicidio è una cosa seria e la TV ha anche la responsabilità di decidere i contenuti che immette sul mercato.

Quando si fanno scelte solo per audience si rischia di realizzare programmi tv spazzatura certo, ma quando i produttori televisivi arrivano a portare in milioni di case un messaggio che incita alla violenza, senza curarsi delle conseguenze sociali e culturali di ciò che viene trasmesso… beh, oscurare il programma sarebbe la prima cosa intelligente e sensata da fare!

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immagine tratta dal web

Nei giorni seguenti giornalisti e intellettuali hanno preso a scrivere articoli (leggi qui quello de  IlFattoQuotidiano) sulla tv spazzatura e sull’importanza della tv come veicolo per pensieri e comportamenti di massa da contrastare. Eppure nulla è cambiato, nonostante la sana indignazione di tanta gente, gli appelli, i messaggi e il tentativo di boicottaggio mediatico da parte di webmagazine e testate giornalistiche (ad esempio il giornale freepress “Metro” ha fatto una scelta che trovo etica e coraggiosa e cioè che non parlerà più del GF, dopo questo episodio, per non dare più importanza e visibilità a un programma del genere; Metro ha quindi deciso di boicottare la produzione di questo reality e io faccio loro un applauso! (leggi l’articolo di Metro).

Insomma: il GF inneggia al femminicidio ma non solo, non se ne pente e nulla fa per correre ai ripari.

Infatti nulla è stato fatto dai produttori per prendere le distanze da questo episodio dopo la levata di proteste dei telespettatori e della società civile, a parte costringere uno dei vip a scusarsi con risultati davvero ridicoli e estromettere dal gioco l’altro concorrente, Clemente Russo, reo di aver proferito quella battuta che tanto clamore e contestazioni ha sollevato.

Ma a parte questo, nessun altro intervento è stato fatto sui responsabili del programma. Di serio null’altro. Indignarci e protestare sembra non portare alcun risultato: infatti, oltre alla cacciata di uno dei concorrenti nulla è stato cambiato. Il programma andava chiuso ma ciò non è avvenuto.

Lo stesso Russo è diventato il capro espiatorio di tutto e, oltre a essere stato eliminato dal programma, ora anche le Fiamme Azzurre – l’arma di cui fa parte l’ex pugile – hanno aperto un procedimento disciplinare nei suoi confronti.

Giusto, per carità sono la prima a sostenere che vanno presi per le orecchie i responsabili di certe dichiarazioni, ma questo non basta, non è sufficiente. E, se si fa solo questo, è puro atto inutile, vuoto, senza reale significato, buono solo a far tacere le polemiche. Perché se davvero si voleva fare qualcosa di giusto e concreto, allora andavano fatti saltare i vertici di Endemol – la casa produttrice del reality show – perché sono loro i responsabili, loro hanno deciso di mandare comunque in onda quel colloquio pur conoscendone i contenuti. E’ scandaloso infatti che non abbiano censurato il video ma che, anzi, abbiano deciso di mandarlo in onda con tutto il suo messaggio negativo arrivando a milioni di telespettatori.

A mio parere la produzione del programma ha gravi responsabilità e anche se posso arrivare a comprendere la scelta di andare sul trash – sapendo che questo attira gli ascoltatori (scelta che io non condivido comunque) – è pur vero che ci dovrebbe essere un limite di decenza etica e morale che non andrebbe mai oltrepassato, mai. Invece ormai si va sempre oltre tale limite, per acciuffare un po’ più di share. A questi personaggi andrebbero imputate le accuse e la responsabilità oggettiva della divulgazione del messaggio sessista e violento, perché dire che una donna se ti tradisce va ammazzata, quando ogni giorno la cronaca riporta notizie di questo tipo, lo trovo davvero grave. E se Clemente Russo è assolutamente da biasimare, trovo ancor più grave la scelta dei responsabili di mandare in onda tali affermazioni.

Comprendere il perché di tutto questo sembra complicato, invece è semplicissimo, si spiega tutto qui, in pochissime cifre:

17,69%

lo share ottenuto dal GF in data 26 settembre 2016, a un passo dal flop clamoroso rispetto alle altre trasmissioni nella stessa fascia oraria.

21,6%

lo share della puntata successiva, del 3 ottobre 2016, con 4.157.000 spettatori.

Il trash paga, attira come una calamita, dicono, loro.

Ma la colpa è la nostra: siamo noi che accendiamo la tv e decidiamo cosa vedere, potremmo scegliere e invece non lo facciamo, non lo facciamo mai.

Così loro gettano sempre più immondizia nel tubo catodico, senza alcun senso di responsabilità morale, e noi glielo lasciamo fare.

Ma possiamo impedire che si vada avanti in questo modo e possiamo fare qualcosa.

Perché se le contestazioni e le critiche possono essere superate con un’alzata di spalle, il dato dello share regna sovrano nello star system televisivo.

E’ quello che conta. E’ quello che apre o chiude trasmissioni. E’ quello che chiama uno piuttosto che un altro presentatore. E’ quello che sposta introiti pubblicitari e dichiara il successo o il fallimento di una produzione.

E noi, che siamo i telespettatori – cioè coloro che decretano il successo di una trasmissione piuttosto che di un’altra – abbiamo un’arma importante tra le mani: IL TELECOMANDO!

Boicottiamo il Grande Fratello.

Non cerchiamo più notizie in rete che riguardano questo reality.

Non permettiamo che i motori di ricerca possano dare risultati positivi in termini di percentuali di ricerca.

Esprimiamo il nostro dissenso sulla trasmissione, anche tra i nostri conoscenti, che si sappia che c’è gente che la critica e per motivi precisi!

Lanciamo un segnale chiaro e importante, che non può essere ignorato. Noi possiamo farlo chiudere, basta non guardarlo più, basta non parlarne più.

Diciamo basta a tutto questo, alla tv che annichilisce la ragione, alla spazzatura mediatica che ogni giorno ci viene propinata da ben sedici anni e che ha reso incapaci intere generazioni di provare senso civico e capacità di autoanalisi.

Loriana Lucciarini

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Pubblicato da lorianalucciarini

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4 pensieri riguardo “Grande Fratello, la tv spazzatura che inneggia al femminicidio

  1. Sono d’accordo con te! Ho visto il Grande Fratello solo il primo anno, giusto per vedere com’era, e cos’era, ma dall’anno successivo non l’ho più guardato… e non ne sento proprio la mancanza. Anzi, se lo facessero finire qui, ne sarei proprio felice: un programma trash in meno! 😉 Che delusione, però, che oggi facciano più audience programmi di questo genere, piuttosto che programmi più interessanti… 😦 Buona serata, cara Loriana! ❤

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